Parete, TikToker sorpreso a casa con pistola e orologi falsi: scarcerato dal Riesame

Scritto il 01/10/2024
da Marino Ciccarelli

Domenico Ferraro, commerciante di orologi e noto Tiktoker di Parete, ha dichiarato davanti al Tribunale del Riesame di non sapere l’origine della pistola che aveva con sé, sostenendo di non immaginare fosse rubata. Ha spiegato di averla trovata tra gli oggetti del padre defunto e di averla conservata per proteggersi, essendo già stato vittima di quattro furti e due rapine, una delle quali lo aveva costretto a ricevere 42 punti di sutura.

Parete, scarcerato il commerciante di orologi Domenico Ferraro

Ferraro era stato arrestato il 10 settembre scorso dalla Squadra Mobile di Napoli proprio per il possesso dell’arma, insieme a numerose munizioni.

L’uomo, 43 anni, conosciuto su TikTok con il profilo “deluxurywatches”, era stato trasferito nel carcere di Santa Maria Capua Vetere, ma successivamente, dopo l’udienza di convalida dell’arresto, aveva ottenuto gli arresti domiciliari.

Ieri mattina, 30 settembre, è tornato davanti ai giudici, accompagnato dai suoi avvocati Vincenzo Motti e Guido Diana. Durante l’udienza, Ferraro ha ammesso di possedere l’arma ma ha spiegato di averlo fatto per paura, non sospettando che fosse frutto di un furto. Come conseguenza, la misura degli arresti domiciliari è stata revocata e sostituita con l’obbligo di firma presso le autorità.

Rimane ancora da decidere riguardo la confisca dei 98 orologi sequestrati durante l’operazione della Squadra Mobile, insieme a circa 240mila euro in contanti. Gli orologi, del valore complessivo stimato di un milione di euro, comprendono un Audemars Piguet del valore di circa centomila euro.

Il sequestro è stato effettuato in quanto mancano le certificazioni di autenticità, e sono state trovate anche scatole e garanzie che sembrano false, oltre a componenti di orologi, come ghiere e quadranti, ritenuti contraffatti dagli investigatori. Ferraro è stato denunciato per ricettazione, riciclaggio e contraffazione di marchi o segni distintivi, oltre che per l’uso di brevetti e modelli falsificati.