In centinaia per la fiaccolata a Scampia: “Il nostro sangue, le nostre vite: resistete”

Scritto il 26/07/2024
da Concetta Visconti

Un corteo di candele ha attraversato le strade di Scampia, partendo dal polo universitario e giungendo alla Vela Celeste, luogo della recente tragedia che ha visto il crollo di un ballatoio e la morte di tre persone: Roberto Abruzzo, Margherita e Patrizia Della Ragione. Tra i partecipanti c’erano ex abitanti del quartiere, parenti delle vittime e numerosi cittadini napoletani.

In centinaia per la fiaccolata a Scampia: “Il nostro sangue, le nostre vite: resistete”

Momenti di preghiera per gli undici feriti ricoverati in ospedale si sono alternati a momenti di silenzio. La comunità di Scampia ha anche espresso la propria rabbia nei confronti delle istituzioni. La tragedia ha riportato l’attenzione sulle fatiscenti condizioni abitative delle Vele, uno stato di degrado noto da tempo ma spesso ignorato.

“Lo Stato è assente”, “Vergogna!”, urlavano alcune donne nelle prime file del corteo, prima di essere invitate dagli organizzatori a mantenere un tono rispettoso dello spirito pacifico della manifestazione. “Abbiamo un nodo alla gola, non è giusto, non doveva accadere – racconta un anziano partecipante – siamo poveri sfortunati che abitano alle Vele, ma siamo pur sempre esseri umani”.

Le fiaccole illuminavano anche i balconi delle Vele gialla e rossa, mentre il corteo terminava davanti alla Vela Celeste, vuota e muta, sebbene con alcune luci accese. Uno striscione è stato appeso di fronte al luogo della tragedia, con il messaggio: “Il nostro sangue, le nostre vite: resistete!”, rivolto ai feriti in ospedale, pregando affinché il bilancio del crollo non si aggravi ulteriormente.