Svolta per la mobilità sostenibile. Gronde a nord di Napoli, via alla fase di progettazione

Scritto il 15/11/2024
da Redazione

Entra nel vivo la fase di studio e progettazione per la realizzazione delle due Gronde previste dal PUMS – il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile approvato recentemente dalla Città Metropolitana di Napoli – per collegare, con un sistema di mobilità sostenibile, il territorio a nord dell’area metropolitana di Napoli, nello specifico la ‘Gronda a ovest Chiaiano – Calvizzano – Licola’ e la ‘Gronda a est Giugliano-Cardito/Afragola-Zona Vesuvio/Nolana’.

“Abbiamo sottoscritto – ha annunciato il Consigliere delegato ai Trasporti della Città Metropolitana, Luciano Borrelli – l’Accordo con il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica per la realizzazione di uno studio di natura trasportistica e ambientale per valutare soluzioni di trasporto pubblico per le due linee di Gronda che abbiamo previsto nel PUMS, tenendo anche conto delle indicazioni tecniche dei pregressi studi di settore, per pervenire a una proposta di progettazione, sulla base degli indirizzi del Sindaco, Gaetano Manfredi, e del Consiglio Metropolitano”.

Lo studio dovrà fornire un contributo alla scelta su quale possa essere il tipo di trasporto pubblico più adatto (linee su gomma extraurbane, linee BRT – Bus Rapid Transit, o sistemi di tipo tramviario/ferroviario), su eventuali connessioni intermodali, sui percorsi, in maniera da garantire agli abitanti dei territori interessati una diversificazione nelle modalità di spostamento nelle aree nordovest e nordest della Città Metropolitana, potenziando il trasporto pubblico e contribuendo al conseguimento degli obiettivi di mobilità sostenibile dell’Ente.

Gli altri punti dell’Accordo

In aggiunta allo studio, in virtù dell’Accordo la Città Metropolitana dovrà promuovere percorsi di formazione sulla materia dello sviluppo sostenibile per i propri dipendenti e per quelli degli enti coinvolti, oltre a incontri per favorire la comunicazione e l’informazione sugli esiti del progetto come esempio di modello green.

Il dicastero guidato dal Ministro Gilberto Pichetto Fratin dovrà, invece, corrispondere una parte delle risorse necessarie all’attuazione dell’intesa, per la quale dovrà anche mettere a disposizione dati e competenze in proprio possesso, e coinvolgere la Città Metropolitana nei tavoli di confronto per l’attuazione della Strategia nazionale di Sviluppo Sostenibile e dell’Agenda 2030 rivolti a regioni, città metropolitane e province autonome.

“Essendo risultata vincitrice del bando ministeriale con il progetto ‘Strategie per una mobilità sostenibile nell’area nord di Napoli’ – ha spiegato il Consigliere metropolitano delegato ai Fondi comunitari e nazionali per le politiche di coesione, Giuseppe Sommese – la Città Metropolitana di Napoli si è aggiudicata, infatti, un finanziamento di 166mila euro, cui ne deve aggiungere 41mila di risorse proprie, per un totale di 205mila euro per la realizzazione dello studio e dei programmi di formazione e comunicazione. Inoltre, le attività previste dovranno essere avviate entro due mesi e dovranno concludersi entro 18 mesi dal loro avvio”.

Per la realizzazione del progetto sarà creata una Cabina di regia di cui faranno parte la Città Metropolitana di Napoli, l’Università degli Studi Federico II di Napoli e gli Enti locali rientranti nel territorio di progettazione delle Gronde.

Collegare tra loro i Comuni dell’area nord, i progetti delle Gronde previste dal PUMS

Nel PUMS approvato dal Consiglio Metropolitano, dunque, tra i vari interventi previsti, è stato evidenziato come, allo stato attuale, i comuni a nord dell’area metropolitana non siano adeguatamente collegati tra loro da servizi in sede fissa. Il sistema, infatti, è sostanzialmente caratterizzato da linee radiali dirette, come i raggi delle ruote di una bici, verso il fuoco rappresentato da Napoli città. Quindi, ciascun comune è collegato, in qualche modo, al capoluogo: occorre, dunque, creare collegamenti tra i vari comuni dell’hinterland. Esigenza ancor più evidente in considerazione della presenza della stazione ferroviaria dell’alta velocità di Afragola.

È da qui che nasce l’idea del Piano di prevedere la realizzazione di 2 nuove linee di gronda a nordest e a nordovest di Napoli, che si combinano con le linee esistenti in sede fissa gravitanti principalmente sulla città con cui vanno a formare un unico sistema complesso e integrato. Due linee di gronda che collegano, nell’area ovest, l’area di Chiaiano, nel comune di Napoli, con Licola, passando per Calvizzano e altri comuni,  mentre a est, la zona di Giugliano con le aree vesuviana e nolana passando per le zone di Cardito, Afragola e Acerra, servendo una popolazione di più di mezzo milione di persone.

Il documento prodotto in base all’Accordo con il MASE costituirà il primo passo per successivi stadi di progettazione, per i quali la Città Metropolitana ha già previsto lo stanziamento di fondi, in linea con le previsioni programmatiche dell’Ente.