Il Napoli vince ancora e conferma il primato in classifica. Uomo copertina è il suo capitano Di Lorenzo, due volte in gol. Il primo (nel primo tempo) gli viene annullato per fuorigioco, poi decide comunque lui la partita sbloccandola nella ripresa. Quarto successo di fila in A per il Napoli

Primo tempo

Se non è una squadra bella da vedere, è senza dubbio concreta e spietata, a immagine e somiglianza del suo allenatore che su qualche errore di troppo in fase di impostazione lo si vede in panchina portarsi le mani al viso. Il Napoli si vede a fasi molto alterne, ha difficoltà ad aprire il muro difensivo che il Lecce, con molta cautela, dopo i sei gol presi con la Fiorentina ha sistemato davanti al suo portiere Falcone. Il piano gara di Gotti è piuttosto chiaro sin dalle prime azioni: il Napoli va colpito in contropiede, c’è chi spezza la linea e parte in grande velocità. Ci provano in tanti, Krstovic è il più pericoloso, ma la squadra di Conte (rivoluzionata sugli esterni con Ngonge e Neres) non si lascia sorprendere e affida a Buongiorno (su Baschirotto alla mezz’ora salva sulla linea) gli interventi cosiddetti eccezionali. Il Napoli però non molla, la manovra è più fluida sulla catena di sinistra con Olivera e Neres, stentato invece il dialogo a destra fra Ngonge e Di Lorenzo, poco aiutato dal compagno. Eppure, la gara si sblocca al minuto 26, dopo un batti e ribatti in area e il colpo vincente del capitano partenopeo. Passa un giro di orologio prima che all’arbitro venga segnalata la posizione di fuorigioco di Di Lorenzo. Tutto da rifare. Ci prova McTominay da buona posizione ma il destro non è il suo piede, si vede anche Lukaku nell’area piccola, gesto tecnico giusto in mezza girata, ma Falcone blocca un tiro tutto sommato semplice.

Secondo tempo

Lukaku ne avrà un’altra di occasione limpida ad inizio ripresa, la palla gli arriva da un colpo di testa di Buongiorno, il belga scivola però al momento del tiro. Conte passa ai cambi prima del previsto, Politano al posto di Ngonge, partita solo con qualche sprazzo la sua. Il cambio giova: il Napoli reclama un calcio di rigore per un fallo di Banda su Politano, il contatto abbastanza netto, visto in sala Var, viene giudicato non punibile. Siamo ancora sullo 0-0, i campani carburano e accelerano, entra anche Kvara ma le iniziative nascono dal passaggio dettato da Anguissa, il migliore con il capitano, e la spinta di Politano. Il gol di Di Lorenzo arriva su calcio d’angolo e nasce da una mischia in area su tiro ribattuto. Non c’è altro, se non i tentativi forsennati del Lecce nel finale di raggiungere il pari, Meret se la cava con i pugni. Il Napoli segna poco, Raspadori ne spreca un’altra limpida di occasione, ma sa soffrire e anche gestire.