Traffico rifiuti dalla Campania, smantellata organizzazione: sequestrata anche azienda di Giugliano

Scritto il 05/02/2025
da Alberto Rossi

Un’organizzazione criminale specializzata nel traffico illecito di rifiuti è stata sgominata dai Carabinieri del Gruppo per la Tutela dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica di Napoli. All’alba di oggi, mercoledì 5 gennaio, su disposizione della Direzione Distrettuale Antimafia di Lecce, i militari hanno eseguito nove arresti in diverse province italiane, coinvolgendo le regioni di Puglia, Campania, Calabria e Basilicata.

Traffico di rifiuti dalla Campania, smantellata organizzazione: sequestrata anche azienda di Giugliano

L’inchiesta, avviata nel giugno 2023, ha portato alla luce un vasto sistema di smaltimento illecito di rifiuti speciali e pericolosi, provenienti da impianti industriali di Puglia e Campania. Gli indagati, attraverso falsificazioni di documenti e autorizzazioni ambientali, trasportavano enormi quantità di rifiuti senza alcun trattamento, scaricandoli in aree rurali o capannoni abbandonati nelle province di Taranto, Cosenza, Avellino e Matera.

Tra i materiali smaltiti illegalmente figurano scarti tessili, rifiuti industriali e frazione indifferenziata catalogata come EER 191212 e 150106. In alcuni casi, per eliminare ogni traccia del loro operato, i rifiuti venivano dati alle fiamme, provocando danni ambientali e rischi per la salute pubblica.

L’organizzazione avrebbe incassato circa un milione di euro grazie al risparmio sui costi di smaltimento legale. Nell’ambito dell’operazione, i Carabinieri hanno sequestrato tre aziende di trattamento rifiuti con sede a Giugliano (Napoli), Onano (Viterbo) e San Martino Valle Caudina (Avellino), oltre a tre capannoni industriali situati a Pulsano (Taranto) e Cassano allo Ionio (Cosenza), due terreni agricoli a Villapiana (Cosenza) e 25 automezzi utilizzati per il trasporto illecito.

Oltre ai nove arrestati, sono state denunciate altre 34 persone, mentre gli inquirenti hanno individuato circa 4.000 tonnellate di rifiuti abbandonati, una minaccia concreta per l’ecosistema e la salute dei cittadini. Le misure cautelari disposte dal GIP del Tribunale di Lecce mirano a interrompere definitivamente l’attività criminale e prevenire eventuali tentativi di falsificazione documentale.