Mega Blitz contro i Mallardo: “hanno condizionato le elezioni del 2020”

Scritto il 03/02/2025
da Giovanni F. Russo

Giugliano in Campania – Un’operazione di vasta portata ha scosso oggi il territorio di Giugliano in Campania, dove il ROS (Raggruppamento Operativo Speciale) dei Carabinieri, con il supporto del Comando Provinciale di Napoli, ha eseguito 25 misure cautelari (20 in carcere e 5 agli arresti domiciliari) nei confronti di presunti esponenti del clan Mallardo. L’indagine, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli e autorizzata dal GIP del Tribunale di Napoli, accusa gli indagati di associazione mafiosa, scambio elettorale politico-mafioso, estorsione, usura e corruzione, reati aggravati dall’utilizzo del metodo camorristico.

Il controllo sul territorio e l’infiltrazione nel Comune

Secondo le ricostruzioni degli investigatori, il clan Mallardo avrebbe esercitato un controllo sistematico su attività economiche e amministrative a Giugliano e nelle zone limitrofe. Le accuse includono l’ingerenza nelle elezioni comunali del settembre 2020, con presunti accordi illeciti per orientare la campagna elettorale e influenzare l’amministrazione locale. Non solo politica: l’organizzazione sarebbe intervenuta anche in controversie tra privati, imponendo “mediazioni” forzate per consolidare il proprio potere territoriale.

I proventi delle attività illecite – tra cui estorsioni, usura e frodi – sarebbero stati destinati alla “cassa comune” del clan, utilizzata per sostenere gli affiliati, anche quelli detenuti, e le loro famiglie. Un sistema di welfare criminale che garantirebbe fedeltà e omertà.

Sequestri milionari: colpite aziende, terreni e conti

Parallelamente agli arresti, il GIP ha disposto il sequestro preventivo di beni per un valore di milioni di euro. Tra questi figurano terreni, immobili, aziende, società e rapporti finanziari riconducibili agli indagati. Misure che mirano a colpire il patrimonio del sodalizio, interrompendone i flussi economici illeciti.